C’è un Tempo per ogni cosa.
“C’è un tempo per ogni cosa”.
“Quando il frutto è maturo si stacca dalla pianta, e cade”, dando vita ad un'altra pianta.
La scoperta parte dall’Io, arriva all’altro, a qualsiasi altro, fuori di noi, e lì nasce il Noi, dentro Noi stessi.
Quel Noi che chiamiamo Maestro Interiore.
Siamo stati cresciuti, educati, con una strana idea della Condivisione, per lo più.
Una sorta di “forzatura”.
Non ci hanno insegnato, per lo più, il Tempo Sacro dell’attesa, quel tempo che ci permette di “staccare il frutto dalla pianta quando è maturo”.
Quel Tempo che ci mette nelle condizioni di aprire le mani e dare e prendere semplicemente quello che ci serve, quello che serve agli altri, nell’alternanza naturale dello scambio, che annulla alla fonte la possibilità di accumulare, “l’eccesso”.
In quell’alternanza dello scambio che al Giusto Tempo diventa Condivisione.
Poi certo, ci pensa la Vita in un modo o nell’altro con la Perfezione insita nel suo stesso Essere, nel Suo Tempo, che è lo scorrimento, il flusso, a donarci tutte le possibilità per imparare una cosa che “avrebbero” potuto insegnarci i nostri primi Maestri: i genitori, gli insegnanti delle scuole, di ogni ordine e grado.
Il Sacro Tempo dell’Attesa.
Ci hanno provato sia chiaro, a modo loro, spesso in modo confuso, diciamo con “grandi aspettative sulla teoria”, facendoci pensare che il sacro sia fuori di Noi.
Pensando che si può raccontare una Storia e viverne un’altra.
Separando la teoria dalla pratica, nella vita quotidiana.
Infatti che cosa pensate accada al nostro cervello e al nostro corpo delle emozioni quando nostra madre e/o nostro padre ci dicono: “c’è un tempo per ogni cosa, devi avere pazienza” e poi: “ci urlano”, dal mattino alla sera dicendoci “presto che è tardi, datti una mossa, dai che siamo in ritardo, non abbiamo tempo ora, sei ancora lì? Dimmi! Ho solo 5 minuti”, iniziamo a sperimentare la Dissonanza cognitiva, ecco cosa accade al nostro cervello e di conseguenza al nostro corpo emozionale. Iniziamo a separare la teoria dalla pratica, iniziamo a pensare una cosa e a farne un'altra e questo atteggiamento plasma davvero “i nostri corpi”, la nostra mente, le nostre scelte di futuro adulto che inizia a replicare invece che Creare.
Noi impariamo per imitazione, noi esseri viventi, umani e animali, ma in un certo modo a “causa della risonanza” e del fatto che siamo connessi, da un punto di vista “sottile”, realtà osservata molto bene “nella fisica delle particelle”, accade anche al regno vegetale e minerale.
Noi Tutti impariamo davvero davvero guardando gli altri intorno a noi e quando i nostri “primi maestri” dicono una cosa e ne fanno un’altra, e questo accade quasi regolarmente, noi iniziamo a separarci, iniziamo inesorabilmente il cammino verso una sorta di “schizofrenia” invisibile ma palpabile. (la radice etimologica della parola schizofrenia ci mostra chiaramente il significato: separato, separare, letteralmente "mente divisa")
Negli anni in cui sono cresciuta io, gli anni 70 una frase che sentivo ripetere in continuazione era “fai quello che il prete dice e non fare ciò che il prete fa”. Devo dire che ci ho messo quasi trent’anni a capirne il significato intimo specifico, e l’esempio, ancora oggi non fa una piega!
Perché in effetti insieme ai primi insegnanti, sin da piccoli, ci ritroviamo anche i preti e le suore, “i maestri” degli ordini religiosi, che hanno “un peso specifico”, ovviamente di non poco conto, sulla nostra formazione, perché loro sono “deputati dalla società a stabilire le regole del bene e del male”: la base delle nostre Scelte a pensarci bene è nelle loro mani!
Oh mio Dio! Sembra un complotto.
Tutti coloro che si dovrebbero occupare amorevolmente di noi a partire dai nostri genitori, passando per gli insegnanti, i medici e i preti sino ad arrivare allo “Stato”, non fanno altro che “mentirci” nutrendoci di mezze verità? Mezze perché valgono solo in teoria, perché in pratica: “sai è difficile!”
Alimentando in pratica la “schizofrenia”, la separazione, la dualità… Dentro di Noi con il loro stesso comportamento schizofrenico, separato, duale.
Eh sì sembra proprio che siamo in “brutte mani”.
Ma non è doloso, il loro comportamento, sino in fondo.
Io ho sempre pensato che se sei cattivo sei malato.
Nel senso che a loro volta sono stati così nutriti, mal-cresciuti e mal-alimentati e loro replicano ciò che hanno imparato in teoria e in pratica.
E repetita iuvant, vale in un senso e nell’altro, infatti è solo una regola di funzionamento, e come tale va al di là del bene e del male, non è una regola etica, è solo una regola di funzionamento, del nostro cervello, delle nostre intelligenze.
Più ripetiamo una cosa maggiore sarà la sua possibilità di essere imparata, di diventare una nostra competenza, una nostra abilità. Da ogni punto di vista, dal punto di vista di ogni nostro corpo: quello fisico, quello mentale, quello emozionale e quello spirituale.
È un tranello del diavolo!
Si! Il problema è che nessuno ci ha spiegato bene il significato di Diavolo: che deriva dal verbo greco “διαβάλλω (diabàllo) che significa separare, porre barriera, porre frattura”.
“Il Diavolo è colui che Crea attraverso la separazione”.
Ed ecco che qui si apre tutto un altro scenario…. Un’altra Storia, che a ben vedere ripiega su sé stesso quel dito del giudizio che ci verrebbe da porre verso gli altri, che ci hanno mentito, che ci hanno oscurato la verità, che ci hanno separato dalla verità, quel dito che rimanda a noi stessi, alla nostra stessa responsabilità di rimanere “addormentati” ascoltando, “bevendo” e “mangiando” i racconti degli altri.
Perché coloro che ci hanno amato e che ci amano hanno un peso maggiore, sia in termini di responsabilità che in termini di forza. Perché se chi ci mente è un genitore, fa male, ma possiamo trasformare per Amore e solo per Amore i “suoi insegnamenti” strada facendo, se chi ci mente è un insegnante o un politico o un medico o un religioso, certo quando lo fa nei nostri anni dello sviluppo ha un peso, ma poi quel peso è un’opportunità di liberazione e di Risveglio…oppure no, questa è la nostra Scelta.
Questa è la scelta di ogni essere umano, questo è il libero arbitrio la nostra responsabilità, di andare a guardare Oltre, oltre il velo messo di fronte alla verità sulle cose.
La responsabilità personale è tutto!
L’intenzione di vedere bene le cose, di andare oltre “alle tante menzogne” dell’universo diabolico, separato, schizofrenico.
A guardarla bene, da vicino la Vita sembra proprio un processo di crescita, evoluzione, disintossicazione ed emancipazione dalle “mezze verità”, raccontate dal nostro mondo esterno, e la terra sembra il pianeta scuola delle opportunità, per liberarsi dalle forze del “male oscuro e diabolico”.
Ma perché nonostante basti un clic su un computer o un telefono, che ora sono la stessa cosa, per saperne un po’ di più, per vedere meglio, in pochi lo fanno? E quei pochi che lo fanno non si impegnano per andare oltre, per vedere cosa c’è oltre la divisione e per condividerlo con gli altri?
Perché l’anestetico fa parte del pacchetto, quando ci si incarna.
Perché il pianeta terra è “gestito da dei cattivoni che hanno capito il trucchetto del Repetita iuvant” perché s’impegnano molto loro…
E Noi?
Quanto ci stiamo impegnando a rispettare il Sacro Tempo dell’Attesa e della Condivisione?
Ricordiamoci che il “diavolo” ha sempre fretta e non gli piace condividere, lui manipola con un sapere che è sempre fatto di “mezza verità”, piuttosto complicate!
La Verità è semplice, come una mela che cade dall’albero…
Felice Luna Nuova
Con Amore
Claudia & i Maestri